Fabio Serafini
CORSIGNANO NEI DOCUMENTI CAMALDOLESI
(Canonica 10 – pag. 47)
A seguito dell’edificazione del monastero di Camaldoli da parte di San Romualdo, fra il 1025 ed il 1027, sorse la congregazione dei camaldolesi, pur non contemplata dal fondatore sebbene ne dettò la regola, permettendole di rimanere all’interno dell’ordine benedettino in virtù di quella indipendenza e di quella autosufficienza di ogni singolo cenobio volute da San Benedetto attraverso la propria regola.1 Fin dal primo momento la nuova congregazione crebbe sia nel numero di monaci che di monasteri, grazie a riforme e donazioni ottenute tanto da ecclesiastici che da imperatori ed i relativi documenti, almeno in parte giunti fino all’epoca contemporanea, forniscono le località in cui si insediò la congregazione e talvolta i nomi dei monaci camaldolesi.
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