Tutti gli articoli di WebmasterUB

La Tipografia “La Rinascente”

Aldo Lo Presti

La Tipografia “La Rinascente” di Pienza

(Canonica 5 – pag. 5)

La prima tipografia di cui si ha notizia a Pienza è quella Della Concordia impiantata dal can. Ottavio Barbi (Pienza, 1861 – 1933) nel 1895 ca. ed in attività almeno sino al 1914.1 Allo stesso tipografo si deve un poemetto dedicato a Vittorio Emanuele II e all’unità d’Italia uscito dai suoi torchi nel 1895 a cui seguirono il Triduo a S. Antonio da Padova per domandare qualsiasi Grazia (1898), i versi del sacerdote Emidio Cozzi, Paesaggio senese (1900) e le Notizie storiche sull’antica Terra di Scrofiano e cenni biografici sul celebre naturalista Biagio Bartolini, raccolti da Nestore Trapani a cura di Francesco Bigliazzi (1902).2 La bottega tipografica
coincideva con l’abitazione del…

CONTINUA A LEGGERE SCARICANDO L’ARTICOLO IN .PDF >Tipografia_Rinascente

La facciata graffita

Fausto Formichi

La facciata graffita di Palazzo Gini in via Elisa

(Canonica 5 – pag. 37)

Le facciate graffite di Pienza rientrano in una tradizione che ha nel periodo rinascimentale la sua probabile origine.
In via Elisa, una zona di Pienza non centrale, in una strada stretta, si trova un palazzetto che analizzato con attenzione ha dell’incredibile; la facciata è graffita con scene istoriate e alcune scritte che aprono uno squarcio su un aspetto fino ad oggi inimmaginato. Purtroppo il tempo ed alcuni interventi del passato hanno reso queste immagini poco leggibili e in alcune parti incomprensibili; ma anche una loro sommaria individuazione rende l’idea dell’importanza culturale che questo tentativo di ricostruzione assume. Dal punto di vista tipologico il palazzetto è…

CONTINUA A LEGGERE SCARICANDO L’ARTICOLO IN .PDF >Graffiti_Palazzo Gini

Il restauro della porta laterale del Duomo

Maria Cristina Lapenna

Il restauro della porta laterale del Duomo di Pienza

(Canonica 5 – pag. 55)

Elemento cardine della città ideale voluta da Pio II, realizzato su progetto di Bernardo Rossellino e riconosciuto dall’Unesco “capolavoro del genio creativo umano… ed esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica” il Duomo di Pienza con il suo centro storico è stato dichiarato nel 2004 Patrimonio mondiale dell’Umanità. Il riconoscimento mondiale del valore estetico accompagnato da una singolare vicenda costruttiva rende la Cattedrale di Pienza un unicum sotto diversi punti di vista; sin dalla sua…

CONTINUA A LEGGERE SCARICANDO L’ARTICOLO IN .PDF >Porta_Duomo.pdf

Echi senesi nell’arte di B. van Rantwijck

Sara Mammana, Roggero Roggeri

Echi senesi nell’arte di Bernard van Rantwijck: il ciclo pittorico delle storie della reliquia di S. Andrea Apostolo nel Museo Diocesano di Pienza

(Canonica 5 – pag. 67)

Nel quadro storico della ripresa artistica e culturale della Siena della seconda metà del Cinquecento si svolge l’attività senese del pittore olandese Bernard van Rantwijck.
Dopo la grave crisi politica e culturale seguita alla caduta della Repubblica di Siena e all’instaurarsi, nel 1559, del dominio di Cosimo I dei Medici, ha inizio, a partire dagli anni settanta del Cinquecento, un movimento di ripresa economica della città che progressivamente investe anche le arti. Secondo le parole di Lanzi,
la città cominciò “a respirar da’ suoi mali e ad affezionarsi al governo nuovo, che l’accortezza di Cosimo facea comparire non tanto nuovo governo quanto riforma del vecchio”. Lo stato senese infatti…

CONTINUA A LEGGERE SCARICANDO L’ARTICOLO IN .PDF >Sant’Andrea.pdf

CANONICA 5

Da questo numero sono presenti nel sito anche i singoli articoli, raggiungibili dal menu ARTICOLI CANONICA o dai link dell’indice qui sotto. copertina_5

Aldo Lo Presti – Editoriale
pag. 3
..
Umberto Bindi, Nino Petreni – Terremoti nella storia di Pienza e del territorio circostante
pag. 5
.
Aldo Lo Presti – La Tipografia «La Rinascente» di Pienza
pag. 29
.
Fausto Formichi – La facciata graffita di Palazzo Gini in Via Elisa
pag. 37
.
Maria Cristina Lapenna – Il restauro della porta laterale del Duomo di Pienza
pag. 55
.
Sara Mammana, Roggero Roggeri – Echi senesi nell’arte di Bernard van Rantwijck: il ciclo pittorico delle storie della reliquia di S. Andrea Apostolo nel Museo Diocesano di Pienza
pag. 67

Francesco Dondoli – Portfolio 3 «Cortili aperti»

Scarica il file della Rivista completa (15 Mb) ->Canonica 5

I NOVANTA ANNI DI LEONE PICCIONI

Di Nino Petreni

Il dieci maggio 2015, Leone Piccioni, cittadino onorario di Pienza dal 15 novembre 2003, del quale riportiamo a parte una scheda, ha compiuto novanta anni, per festeggiarlo è stato pubblicato un prezioso volume edito da Pananti – Firenze, dal titolo significativo: Maestro e amico – Per i novant’anni di Leone Piccioni.

Il volume, a cura di Gloria Piccioni, dopo lettere affettuose di auguri “Caro Leone” da parte di: Alberto Arbasino, Giampiero Boniperti, Alessandro Ceni, Valentina Fortichiari, Raffaele La Capria, Claudio Magris, Elisabetta Rasy e Sergio Zavoli, riporta importanti testi e testimonianze “De Leone”, che ricordano, l’uomo, il critico, l’alto dirigente Rai, durante gli anni d’oro della Televisione di Stato, quella più celebrata, quella costruita per lo più da intellettuali e scrittori, il professore. Continua la lettura di I NOVANTA ANNI DI LEONE PICCIONI

VIAGGIO E COMUNICAZIONE NEL RINASCIMENTO

ISTITUTO STUDI UMANISTICI
F. PETRARCA
(Membro della Fédération Internationale des Sociétés et Instituts
pour l’Étude de la Renaissance)
Via Gasparo da Salò, 7 – 20124 Milano –
Tel. e Fax: ++39-026709044
www.irst.net – istpetrarca@iol.it

XXVII Convegno Internazionale

VIAGGIO E COMUNICAZIONE
NEL RINASCIMENTO

CHIANCIANO TERME – PIENZA
16 – 18 LUGLIO 2015

Segreteria del Convegno dal 13/7/2015
Montefollonico, Via Landucci 53
Tel. ++39-0577669540 – Cell. 3297636582

>> SCARICA IL DEPLIANT <<

interventi da noi evidenziati

J.L. Charlet, Univ. di Aix En Provence:
Un viaggio pericoloso da Siena a Perugia tra la Val d’Orcia nel Quattrocento: G.A. Campano, epigr.1, 9 , 95-172
C. Fossati, Univ. di Genova:
L’Asia di Pio II e il viaggio di Niccolò de’ Conti
M. Lentzen, Univ. di Muenster:
Immagine di una nazione. La Germania di Enea Silvio Piccolomini
E. Janulardo, Univ. La Sapienza di Roma:
Pio II e il borgo di Ostia antica fra archeologia, architettura, arte

LA DIETA DI MANTOVA NEI REGISTRI VATICANI

Rendiamo disponibile, grazie alla pubblicazione sul portale scientifico academia.edu, un interessante articolo dal titolo “La dieta di Montova nei Registri Vaticani” redatto dallo studioso Gianmarco Cossandi e pubblicato nel volume “I Gonzaga ed i Papi” (vedi sotto). L’articolo (di 21 pagine) ricostruisce i contenuti dei documenti riconducibili al periodo del papato di Pio II presenti nei Registri Vaticani, documenti riferibili soprattutto al Concilio di Mantova, convocato nel 1459 da Papa pientino al fine di convincere i regnanti europei della necessità di contrastare l’inesorabile avanzata dell’Impero Ottomano. Di seguito l’abstract del capitolo (in inglese) e il link al testo (in italiano) da noi reso disponibile in formato pdf.

The purpose of this contributio is to propose (or propose again) some documents concerning the dieta of Mantova, found by using as research material the Vatican Registers, which represent in fact the most important tradition of the papal documents.
By using unpublished and published materials, the contribution reads some of the documents copied on the Vatican Registers, and describes some themes related, with the aim of bringing attention back to a matter, classified maybe summarily by the historiography of the twentieth-century as “the last universalist dream of the Church”.
In particular, further to the large number of documents that refer to the need of raising the necessary funds to support the project of the military campaign (or Crusade) against Turks, it seems rather significant the presence on three registers of the Execrabilis, through which the procedure of appeal to the Congress was condemned, against the Pope’s opinion. Concerning this, the contribution, recalling part of what Gian Battista Picotti formerly said, through an analysis of the different “versions” of the document, comes finally to suppose the existence of a primitive text, and to delineate its dating and publication.

>> LA DIETA DI MANTOVA <<


I Gonzaga e i Papi

Roma e le corti padane
fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620)
Atti del convegno Mantova – Roma
21-26 febbraio 2013
a cura di
Renata Salvarani
Libreria Editrice Vaticana
Città del Vaticano
2013

cop

VEDI IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO

ARCHEOLOGIA E MEDIOEVO

Grazie alla disponibilità dell’Archeologa Cristina Felici il Centro Studi mette a disposizione una serie di articoli sui temi dell’archeologia e dell’indagine storica usciti in riviste e volumi cartacei del settore negli anni 2003 – 2009.
Qui di seguito l’indice con i link ai file .pdf scaricabili e consultabili on line. Si tratta principalmente di testi riguardanti gli insediamenti altomedievali e romanici nella Val d’Orcia, con particolare riferimento alle pievi, castelli, fattorie le cui vestigia sono arrivate fino a noi e che costituivano l’antica rete insediativa della valle.


2003

Evoluzione dell’insediamento rurale tra Orcia e Asso in età tardo antica e medievale. >link<
Cristina Felici. (Pagg. 6)

Alle origini del Romanico. Toscana. Tra diocesi senese e aretina. >link<
Cristina Felici (Pagg. 18)
Atti delle III Giornate di studi medievali – Castiglione delle Stiviere, 25-27 Settembre 2003 (Pubblicati nel 2005)


2005

Paesaggi Medievali – Ricognizioni Territoriali. Capitolo 7 – Pienza. Cap. 8 – San Giovanni d’Asso. Cap. 9 – San Quirico d’Orcia. >link<
Cristina Felici (Pagg. 9)


2006

La cappella di Sant’Antimo e le tecniche murarie nelle chiese altomedievali rurali della Toscana (sec. VII – inizi sec. XI). >link<
Fabio Gabbrielli (Pagg. 32)
Da Chiese e insediamenti nei secoli di formazione dei paesaggi medievali della Toscana (V-X secolo)
Atti del Seminario – San Giovanni d’Asso – Montisi, 10-11 nov. 2006 (pubblicati nel 2008)


2009

Tra Orcia e Asso; problematiche del popolamento tra tarda antichità e medioevo. >link<
Da Geografie del popolamento: casi di studio, metodi e teorie
C. Felici e S. Campana (Pagg. 9)

cassero monticchiello