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Lian Yang a Pienza nel ricordo di Luzi – 22 febbraio

Incontro con il poeta Lian Yang
“Poesia – Pace e Libertà”
nel ricordo di Mario Luzi

Venerdì 22 febbraio 2019
Sala Convegni
(San Carlo Borromeo)
Ore 16.00

Saluto del Sindaco di Pienza Fabrizio Fè
Interverranno Marco Nereo Rotelli
Nino Petreni
Prof. Furio Orazio Durando e gli studenti dei Licei Poliziani
Coordina l’assessore alla cultura Giampietro Colombini

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ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA 17 febbraio 2019

PIENZA – CITTA’ DELLA POESIA INCONTRO CON IL POETA CINESE YANG LIAN

Venerdi 22 febbraio, grande appuntamento con la poesia a Pienza nella Sala Convegni Comunale, nel ricordo di Mario Luzi, cittadino onorario della città di Pio, con l’incontro con il poeta cinese Yang Lian , uno dei più noti poeti contemporanei, sul Tema: Poesia, Pace e Libertà.

Yang, già vincitore in Italia dei Premi Flaiano (1999) e Nonino (2012), giovedi prossimo riceverà a Milano nella Casa della Poesia, il Gran Premio Internazionale Janus Pannonius con la seguente motivazione: Il poeta mette in mirabile rapporto simbiotico l’antica poesia cinese con il modernismo occidentale ( Apollinaire, Pound, Zanzotto e Luzi…..). L’occasione della consegna del Premio a Milano, ha consentito di fatto, grazie alla preziosa collaborazione dei Marco Nereo Rotelli, artista internazionale, che della poesia ha fatto la ragione della sua arte e della sua vita, Vice Presidente del Centro Studi “la barca” di Pienza, nonché amico ed estimatore di Lian, il ritorno a Pienza di Yang, che già il 27 febbraio del 2016 era venuto in occasione dell’undicesimo anniversario della morte di Luzi, avvenuta la mattina del 28 febbraio 2005, nella sua casa di via Bellariva 20 a Firenze. Il quell’occasione Yang lesse in cinese, la poesia:

“Terra ancora lontana, terra arida”,

tratta dal celebre Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini.

…Passano

Su lei da borgo a borgo,

ricorda, i mercanti in carovana

ei pellegrini verso Roma

pubblicata in italiano e in cinese in una bella plaquette con un’incisione di Pietro Tarasco a cura dell’Associazione “Poesia del Mondo Mario Luzi di Mendrisio” e del Centro Studi “la barca”.

Lian Yang ha raccontato più volte che con Luzi si erano incontrati nel 1999 in Italia in occasione del premio Flajano: non si parlarono ma si strinsero la mano trovandosi affratellati nel mare della poesia, in cui tutti i poeti navigano, marinai della stessa madrelingua originaria e che si è commosso a tradurne i versi, scoprendone il doppio strato, la superficie dei campi, dei castelli, della terra e del paesaggio, ed il profondo senso spirituale del viaggio, della peregrinazione, dell’esilio, in cui ha ritrovato la propria esperienza dolorosa di distacco e lontananza. Del resto, come ha scritto giustamente Silvia Calamandrei, che segue attentamente la poesia internazionale, Luzi è un poeta ponte tra l’età dell’oro della poesia italiana e l’era della globalizzazione.

Il programma della serata, dopo i saluti del Sindaco di Pienza Fabrizio Fè, prevede con il coordinamento dell’Assessore alla cultura e Vice Sindaco Giampietro Colombini, gli interventi di Marco Nereo Rotelli, di Nino Petreni del Centro Studi La Barca, letture delle poesie di Mario Luzi e di Lian Yang da parte dello stesso poeta cinese e degli studenti dei Licei Poliziani con la guida del Prof. Furio Orazio Durando. Nell’occasione gli studenti rivolgeranno le loro domande ala poeta Yang Lian.

Con questo nuovo appuntamento la Città di Pienza, dopo gli incontri annuali del recente passato con i più importanti poeti italiani e stranieri (Adonis e Mario Bojprquez), tanto per citare gli ultimi intervenuti) si conferma Città della Poesia, un punto di riferimento Internazionale riconosciuto e ambito.

Yang Lian è un poeta cinese, Nato a Berna nel 1955, è cresciuto a Pechino, dove ha frequentato le scuole fino alle medie superiori, che ha concluso nel 1973, verso la fine della rivoluzione culturale. Come la maggior parte dei giovani cinesi in quell’epoca, anche Yang viene mandato in campagna (per rieducarsi attraverso il lavoro) e vi resta tre anni, durante i quali comincia a scrivere poesia. Nel 1989 dopo i fatti di Tienanmen fu espulso dalla Repubblica Popolare Cinese.

Dal suo volume “Dove si ferma il mare “ traduzione di Claudia Pozzana, Damocle Edizioni riportiamo la poesia

Giorno di festa

Il sole ti caccia ma l’oscurità apre i suoi cespugli

Il poeta muore in un incidente d’auto

La poesia è mutilata nel cielo stampato a colori

I rintocchi incessanti della campana sono come un folle dono

nella piccola buca del palmo i bambini sognano

di avere un serpente ibernato

mentre pallide nebbie cercano l’ingresso

la direzione opposta al paradiso non merita proprio

di essere chiamata inferno.

Francesca Petreni

 

RODRIGO BORGIA, LA PECORA NERA DI PIO II

RODRIGO BORGIA
La pecora nera di Pio II
di Fabio Pellegrini

E’ arrivato il quinto volume dedicato ai personaggi legati alla figura di Pio II; dopo Il Campano, Fabio Pellegrini si è dedicato a Rodrigo Borgia ed alla sua controversa presenza tra i cardinali “pientini” di Papa Piccolomini. Si arricchisce quindi di una nuova figura la collana dei Pieschi che ha visto, oltre al già citato lavoro sul Campano, saggi su Bartolomeo Sacchi detto il Platina, sul Cardinale Iacopo Ammannati e su Niccolò Forteguerri,

Il volume contiene una prefazione di Giampietro Colombini ed un intervento di Marco Montori; di seguito il testo del risvolto di copertina.

Forse per un malinteso senso del pudore, forse per un senso di colpa inconfessato, forse per non cedere alle tentazioni narrative da ‘grand guignol’, sempre in agguato, la presenza importante di Rodrigo Borgia a Pienza e alla corte di Pio II è sempre stata ignorata, non considerata dalla storiografia, se non nascosta, nonostante il suo bel palazzo, i suoi stemmi ben visibili, nonostante una personalità forte, un cardinalato in prima fila nella classe dirigente vaticana, la fiducia di Pio II, le sue iniziative diplomatiche importanti.
Il Borgia, un uomo del Rinascimento italiano a tutti gli effetti, al di là del bene e del male, come la maggior parte dei suoi più illustri contemporanei, che occupavano posizioni dominanti nella politica del tempo o nella gerarchia ecclesiastica. Forse è vero quanto sostengono alcuni studiosi eminenti: la storia è spesso velata dai pregiudizi e la fabbricazione ideologica finisce per condizionare anche gli archivi, le memorie e coloro che vi sovrintendono.

Il volume in formato tascabile di 128 pagine, è distribuito direttamente dall’autore.

PRESENTAZIONE DI CANONICA 8 – SABATO 15 DICEMBRE 2018

Sabato 15 dicembre 2018 alle ore 17 nella Biblioteca Comunale di Pienza, per iniziativa del Centro Studi Pientini, verrà presentato il numero 8 della rivista CANONICA

Sabato 15 dicembre 2018 alle ore 17, nella Biblioteca Comunale di Pienza, per iniziativa del Centro Studi Pientini, sarà presentato il numero 8 della rivista CANONICA (link>>).

La pubblicazione, giunta all’ottavo numero annuale, accoglie cinque articoli inediti su Pio II, Pienza e la sua storia antica e recente, oltre alle recensioni di libri e quadri su temi pientini. All’incontro saranno presenti alcuni tra gli autori degli articoli pubblicati per illustrare il proprio lavoro e le motivazioni di tanto interesse per la nostra cittadina, la sua arte ed i suoi protagonisti.

I presenti potranno visionare a acquistare tutti i numeri della rivista e avranno in omaggio il testo “PIENZA ARTE E STORIA – Indice dei nomi” curato da Aldo Lo Presti ed edito dal Centro Studi.

La rivista Canonica nasce nel 2011 come strumento di divulgazione del Centro Studi, viene pubblicata in formato digitale nel sito e viene stampata su richiesta dei lettori che seguono ed incoraggiano l’attività del Centro medesimo. E’ giunta quest’anno al settimo numero ed ha avuto oltre trenta studiosi quali autori di articoli di vario genere e argomento.

Il Centro è sorto nel 2010 per iniziativa di studiosi e ricercatori locali, che da subito hanno cercato di raccogliere, divulgare, incoraggiare e promuovere la ricerca e lo studio della storia pientina, ampliando ogni anno la cerchia dei collaboratori e delle persone interessate ai contenuti. Il sito internet del Centro raccoglie tutti i numeri della rivista ed altri articoli appositamente redatti per essere divulgati on-line, oltre alle informazioni per contattare il centro e farne parte.

La presentazione del nuovo numero della rivista si terrà nella Biblioteca Comunale gentilmente messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale; dopo i brevi saluti dei rappresentanti del Centro Studi, alcuni autori ci parleranno del loro contributo, accompagnati dalle immagini proiettate su grande schermo.

Sabato 15 dicembre 2018 – Ore 17.00

BIBLIOTECA COMUNALE DI PIENZA (SI)

segreteria@centrostudipientini.it

LA CROCE RESTAURATA

Giovedi 4 ottobre 2018 – alle ore 17.00 – presso la sala del Consiglio Comunale di Pienza verrà presentato il risultato del restauro della croce lignea attribuita alla scuola senese della fine del XII secolo, facente parte della collezione del Museo Diocesano di Arte Sacra di Palazzo Borgia.

Proveniente dalla chiesa di San Pietro in Villore di San Giovanni d’Asso, il crocifisso rappresenta il Cristo Trionfante sulla morte; fu collocato a Pienza in occasione dell’apertura del nuovo museo (1998) dopo anni di conservazione presso la Pinacoteca di Siena.

Al termine della presentazione del restauro, sarà possibile visitare la croce ricollocata nella sala n. 1 del museo.

La facciata della chiesetta romanica di San Pietro in Villore, da cui proviene la croce.

LA SCOMPARSA DI LEONE PICCIONI

Ieri, 15 maggio, nella sua casa romana, è deceduto Leone Piccioni, critico letterario, scrittore e dirigente Rai nonché cittadino onorario di Pienza. Fortemente legato alla città di Pio II da anni di frequentazioni, amicizie, soggiorni e incontri culturali, Leone Piccioni ha promosso,in collaborazione con il Comune di Pienza e la Pro-loco, le mostre d’arte che nel secolo scorso hanno portato a Pienza i più grandi maestri dell’arte italiana. Amico fraterno di Mario Luzi, don Fernaldo Flori, don Ivo Petri, Aleardo Paolucci, Emo Formichi, Piero Sbarluzzi e Mario Biagiotti, lascia un grande vuoto nella cultura pientina.

I funerali si terranno giovedi 17, alle ore 15.30 in Duomo. Verrà sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero pientino.

Il Centro Studi si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici pientini che lo hanno conosciuto e hanno goduto della sua amicizia e collaborazione.

Conferimento della cittadinanza onararia
Leone Piccioni in una foto di Bonuccelli

 

ARTICOLI CORRELATI:

L’ omaggio a Leone Piccioni del Centro Studi

I Novanta anni di Leone Piccioni

Bibliografia di Leone Piccioni

 

PIENZA CITTA’ DELLA LUCE

Sabato 24 marzo alle ore 16.30, presso il Conservatorio San Carlo Borromeo a Pienza verrà presentato in anteprima il documentario PIENZA CITTA’ DELLA LUCE, a cura di Tomaso Montanari per la regia di Luca Criscenti.

Interverranno il Vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè, lo storico delll’arte Tomaso Montanari, il regista Luca Criscenti. Coordina l’Assessore alla Cultura di Pienza Giampiero Colombini.

Il documentario è realizzato dalla LAND COMUNICATION

 

 

“Premesse a Pienza” di Marco Spesso

Segnaliamo l’uscita del volume di Marco Spesso dal titolo “Premesse a Pienza. Architettura e umanesimo integrale” per i tipi di Franco Angeli Editore.

In breve
L’adeguamento del borgo di Corsignano a un più alto rango urbano non è riducibile agli stereotipi dell’utopia, della città ideale e di una concezione meccanica della cultura umanistica. Le ‘premesse’ a Pienza costituiscono quel-l’insieme di criteri che il papa Pio II propose a costruttori e artisti, lasciando poi loro libertà di elaborazione, in modo di certo più ampio e complesso rispetto alle consuetudini, soprattutto perché vivamente partecipato nella dialettica integrazione di tutti i valori da raggiungere.
Presentazione del volume
Il contributo di papa Pio II all’architettura non si limita alle committenze per Pienza, Siena e Roma, bensì esplicita una propria autonomia concettuale e operativa, formatasi per integrazione di molteplici interessi e motivazioni, con linearità dagli anni giovanili al pontificato. Le sue riflessioni scaturirono da un’inesauribile curiosità verso l’espressione umana e la natura; proprio in virtù di un umanesimo integrale quei pensieri furono flessibili a diversi requisiti ambientali, simbolici e funzionali. Le opere pientine, in particolare, si distinguono per originalità e autenticità da analoghe operazioni curiali e signorili, pur entro un comune orizzonte.
L’adeguamento del borgo di Corsignano a un più alto rango urbano non è riducibile agli stereotipi dell’utopia, della città ideale e di una concezione meccanica della cultura umanistica. Ben più complesse furono le sue matrici: aderenti a numerosi principi di realtà, eppure risolte nella libertà dell’arte. Un’ordinata e razionale analisi delle fonti – scevra da pregiudizi, che ne hanno eluso la ricchezza di spunti interpretativi, e da determinismi – è in grado di orientare lo studio dei caratteri propri di quelle opere, riconducendoli ad una loro compiuta individualità, unica e irripetibile, rispetto al loro tempo; così attesta, in ogni caso, la volontà del papa stesso di sancirla, nel caso della cattedrale, addirittura con una bolla di anatema contro ogni possibile alterazione dei valori architettonici.
Le ‘premesse’ a Pienza costituiscono, pertanto, quell’insieme di criteri che il papa propose a costruttori e artisti, lasciando poi loro libertà di elaborazione, in modo di certo più ampio e complesso rispetto alle consuetudini, soprattutto perché vivamente partecipato nella dialettica integrazione di tutti i valori da raggiungere.
Marco Spesso è docente di Storia dell’Architettura presso l’Ateneo di Genova. Ha già affrontato, in alcuni saggi, l’analisi delle fonti di ispirazione di Pio II per le architetture di Pienza.
Autori e curatori – Marco Spesso
Contributi – Stefano Fera
Dati – pp. 160, 1a edizione 2018 (Codice editore 1579.3.10)