Umberto Bindi
FABBRICA; BORGO E CASTELLO
UNA TERRA DI CONFINE
(Canonica 11 – Pag. 5)
Con il “motu proprio” di Pietro Leopoldo del 2 giugno 1777 si pose fine all’esistenza amministrativa di un “comunello” denominato Fabbrica Piccolomini; si trattava di un nucleo abitato rurale formato da agglomerati di case sparse, situato a circa cinque chilometri ad Est del centro abitato di Pienza ed a confine con il territorio di Montepulciano, nucleo che in quell’anno perdeva la qualifica di unità amministrativa e veniva assorbito dal Comune pientino. Ma la storia di questo frammento di territorio merita un approfondimento perché, grazie alla sua posizione di passaggio (antiche direttrici lo attraversano) e di confine (per secoli senesi e fiorentini si sono contesi castelli e fortilizi, distruggendo e ricostruendo torri e muraglie per avanzare e per difendersi dalle avanzate altrui), è stato testimone di antiche civiltà e di significative vicende storiche.
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