IL RACCONTO DEI PIESCHI

Sarà presentato sabato 12 aprile 2025 – ore 16.00 a Palazzo Piccolomini – il volume IL RACCONTO DEI PIESCHI di Fabio Pellegrini  edito nella collana PIENTINITAS dalla Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo di Pienza. La presentazione – realizzata in collaborazione con Opera Laboratori – sarà preceduta dal saluto istituzionale del Vice Sindaco Angela Vegni cui seguiranno gli interventi del Presidente della Fondazione Giampietro Colombini e di Marco Montori alla presenza dell’autore Fabio Pellegrini

 

 

Riportiamo parte del testo della presentazione di Marco Montori:

“Si raccolgono ora, in quest’unico volume, i sei studi prodortiamo paotti nel corso di oltre una decina d’anni da Fabio Pellegrini su altrettanti sei pieschi, legati non solo ad importanti mansioni nella corte e nella cancelleria papale, ma soprattutto da reciproci rapporti di affetto e di condivisione d’intenti con lo stesso Pio II Piccolomini. Il valore dell’inventio di Pellegrini è consistito nella riflessione incessante sulla particolarità di tali rapporti, senza i quali molto sarebbe mancato all’iniziativa pontificia, soprattutto per la realizzazione e il consolidamento della simbolica civitas, Pienza.

Nel corso degli anni, l’autore ha indagato sui vari piani i ruoli avuti dai personaggi più legati ad Enea Silvio, uno dei meriti dell’Autore è di aver tratto dall’oblio, ora parziale, ora totale, queste figure e, di aver loro, per così dire donato nuova vita, secondo la formula pirandelliana dei Sei personaggi in cerca d ‘Autore. Questo non solo in virtù del loro forte legame con il papa umanista, ma anche come portatori di proprie istanze culturali di rilievo e di specifici tratti individuali.

Ma gli studi del Pellegrini, come spesso ricorre nei suoi testi, sono soprattutto la testimonianza del potere dell’amicizia in tutta la vicenda che fa nascere e fa durare Pienza, quale simbolo centrale del Rinascimento. La storia è nota, il 21 febbraio 1459, Enea Silvio, dopo quasi trent’anni di assenza, ritornò al natio borgo di Corsignano, con al seguito Leon Battista Alberti e Bernardo Rossellino, ispiratore l’uno, realizzatore l’altro di Pienza, come riconosciuto   da buona parte della critica recente. Il giorno dopo, il 22 febbraio, fu considerato il dies natalis della nuova città, il che richiese tre anni di febbrili lavori. Nei sei anni del suo pontificato, Pio II ritornò nella sua città, sei volte, e sempre di passaggio, ad eccezione dell’inaugurazione che avvenne nell’agosto-settembre 1462”.